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Il 16 e 17 Luglio Kalabria Experience Gran Tour “mari,laghi e monti”

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Un affascinante week-end per tutti dalla costa jonica alla costa Tirrenica passando per la straordinaria Sila e il Lago Ampollino. Un viaggio che vi porterà alla scoperta delle bellezze architettoniche, storiche e naturalistiche della Calabria nelle provincie di Catanzaro, Crotone, e Vibo Valentia. Dopo il successo di Matera (la città dei sassi) lo scorso Maggio, il progetto promuove quest’altra avventura attraverso la storia e la memoria delle terre di Calabria, ma con un occhio di riguardo al patrimonio naturalistico della Sila e dei suoi laghi artificiali.

L’itinerario 16 Luglio 2016

LE CASTELLA (CASTELLO ARAGONESE)

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Nel XIII sec. il borgo toccava oltre 2000 abitanti; resti di questo antico benessere sono le molte figure professionali riunite in un’unica università avente uno stemma personale. Nel XIV sec. fino al XVI sec. seguì le vicende storiche del regno di Napoli, in alcuni momenti Le Castella fece parte attiva nell’esito dei governi , infatti , ci fu la resistenza al dominio degli aragonesi, da parte degli abitanti del borgo che erano fedeli agli Angioini; dopo una lunga resistenza ove quasi tutta la popolazione si barricò dentro la fortezza, gli Aragonesi  ebbero il dominio della fortezza e del borgo. L’evento è conosciuto come battaglia di Le Castella, fu una serie di battaglie decisive all’interno dei vespri siciliani. Fu durante il periodo aragonese che la fortezza prese le forme architettoniche odierne. Andrea Carafa commissionò il rifacimento della fortezza adattandolo alle moderne esigenze difensive, in particolare per rendere le mura più resistenti dai colpi di cannone . Dal XVI sec. fino al XVIII sec. il paese e la sua fortezza diventarono scenari delle invasioni turche , fu l’inizio dell’improvvisa decadenza del borgo , che durerà per molti secoli , fino al XX secolo. Gli ottomani misero a ferro e fuoco l’intero borgo, uccidendo e rapendo la quasi totalità degli abitanti. Nel 1536 il celebre corsaro barbaresco Khayr al-Din Barbarossa vi rapì Giovanni Dionigi Galeni, divenuto famoso come ammiraglio e corsaro con il nome di Uluç Ali Paşa. Per molti secoli rimase una località rurale dedita all’ agricoltura , allevamento , pastorizia , pesca e pochi altri mestieri .

 CAPO COLONNA:

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A Capo Colonna, che ricorda i fasti dei tempi che furono e che deve il suo nome in quanto in questa zona troviamo l’unica colonna, delle 48, che sostenevano l’antico tempio di Hera Lacinia, situato ad un passo dal mare Ionio. Posizionandoci nei pressi dell’antico sacrario pagano vedremo anche l’antica strada sacra, le botteghe ancora esistenti, il portale monumentale e le torri di difesa. Il tempio di Capo Colonna custodiva, oltre a decorazioni e doni offerti alla dea Lacinia protettrice dei matrimoni e della maternità,

SANTA SEVERINA (IL CASTELLO)

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La sua costruzione risale all’epoca della dominazione normanna (XI secolo) su una fortificazione preesistente di epoca bizantina. La costruzione bizantina è nota come oppidum ed è attestata da Erchemperto di Benevento testualmente come “oppidum beatae Severinae”. Dopo il 1076, sulle sue rovine, Roberto il Guiscardo fece costruire un dongione le cui tracce sono state evidenziate durante i lavori di restauro. Una prova storica diretta è rilevabile nella cronaca di Amato di Montecassino mentre, sempre nel medesimo contesto, una prova indiretta è costituita da una chartula del 1130, edita dal Trinchera, nella quale l’edificio militare viene definito come “Rocca” che, come è noto, è un termine di provenienza scandinava. Nel periodo successivo alla costruzione del castello, è attestata, a Santa Severina, la presenza di Ruggero II, come viene reso noto da Ughelli e come è rilevabile parimenti negli Urkunden und Kanzlei König Rogers II von Sizilien che sono inseriti anche nelle “Abhandlungen der Akademie der Wissenschaften zu Göttingen”. Nel periodo svevo, il castellano di Santa Severina si chiamava Johannes de Ladda. Tale notizia è rilevabile in un documento edito da Walter Holtzmann apparso in “Quellen und Forschungen aus Italienischen Archiven ud Bibliotheken”. Nel corso dei secoli e dei passaggi dalle varie famiglie regnanti, ha subito varie modifiche. Si ipotizza che l’area dove sorse il Castello fosse già occupata in età greca, come fatto supporre da alcuni scavi condotti durante il restauro. Di notevole interesse sono i resti di una chiesa bizantina (con pareti affrescate) e di una necropoli dello stesso periodo storico.

VILLAGGIO BAFFA:

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Il Villaggio nasce nel 1992 da una idea dei Signori Baffa Massimo e Ierardi Francesca, con l’intento di costruire un’oasi del benessere e del relax. Da una conoscenza profonda e personale del posto, i monti della Sila Piccola rispecchiarono così in pieno le loro aspettative.  L’altopiano della Sila rappresenta infatti uno dei principali elementi caratterizzanti il territorio della Regione Calabria. Un “angolo di scandinava” o “il piccolo Canada” sono solo alcuni dei riferimenti utilizzati per comparare la bellezza e la maestosità di uno dei posti più affascinanti d’ Italia: la Sila. A fare da cornice vi sono le secolari conifere ed il vicino lago Ampollino, che è da sempre una delle mete più ambite dai turisti in tutti i periodi dell’anno. Il Villaggio si è sviluppato negli anni realizzando strutture atte a soddisfare e dare benessere a tutti coloro che vorranno soggiornarci in qualunque periodo dell’anno.

 VILLAGGIO PALUMBO:

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In mezzo agli scenari suggestivi dell’altipiano della Sila, fatti di laghi, fiumi e boschi di conifere, sorge la località sciistica Villaggio Palumbo, la più ampia della Calabria. E’ una frazione di Cotronei, dal quale dista circa 18 km. Nato secondo il concetto di “ski total”, il Villaggio Palumbo, sulle sponde del lago Ampollino, offre agli sciatori 2 seggiovie (una triposto ed una biposto) e 1 skilift che risalgono il Monte Gariglione (1765 m)

L’itinerario del 17 Luglio 2016

LA CHIESETTA DI PIEDIGROTTA (Pizzo Calabro):

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La chiesetta di Piedigrotta è un luogo di culto cattolico, interamente scavata nelle rocce tufacee, situata un chilometro a nord di Pizzo, in località “La Madonnella”. Al suo interno sono presenti diversi gruppi scultorei che l’arredano, anch’essi in tufo. La chiesa è contigua alla spiaggia, ed essendo esposta a ponente, ne risulta molto suggestiva la visita pomeridiana, quando i raggi del sole penetrano nelle profondità delle grotte mettendo in risalto le colorazioni dei sali minerali che ricoprono le pareti. Alcuni definiscono la visita della chiesetta come un’esperienza mistica.

 IL CASTELLO DI MURAT (Pizzo Calabro)

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La storia del castello è legata alla morte di Gioacchino Murat, re di Napoli, uomo valoroso, impavido che a Pizzo cercava la vittoria e la riconquista del suo regno e invece vi trovò la morte. Il Castello, impropriamente definito tale, in realtà non fu mai una residenza signorile ma sempre una fortezza militare ed una prigione. Le vicende di questa fortezza sono strettamente legate alle vicende storiche di Pizzo e alle famiglie che qui dimoravano e dominavano: fu quindi proprietà degli Aragonesi prima e dei Sanseverino dopo, da questi, nel 1504 passò in mano a Don Diego Mendoza, da lui, per diritto di successione, alla Casa dei Silva fino a quando nel 1806, per Decreto di Re Giuseppe Napoleone, fu abolita la feudalità con tutte le sue attribuzioni e prerogative. Da questo momento passò al Governo e, infine, al Comune di Pizzo. Con Decreto del 3 giugno 1892, fu dichiarato “Monumento Nazionale”. All’ interno del maniero una ricostruzione storica riproduce gli ultimi giorni di vita di Gioacchino Murat, rappresentando i diversi momenti della detenzione del Re e dei suoi uomini nelle diverse aree del Castello: all’interno delle celle nei semisotterranei è riprodotta la loro prigionia, di Gioacchino Murat e di alcuni soldati della sua spedizione; al primo piano è rappresentata la scena del sommario processo contro l’ ex Re di Napoli; nella cella in cui il Re trascorse gli ultimi momenti della sua vita e in cui scrisse la lettera di addio alla moglie Carolina e ai suoi quattro figli, sempre al secondo piano, è riproposta la scena della confessione del Re con il Canonico Masdea.

IL TARTUFO DI PIZZO CALABRO:

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COME AMPIAMENTE DESCRITTO NEL PROGRAMMA UFFICIALE, ai partecipanti sarà offerto il gustosissimo e pregiatissimo TARTUFO DI PIZZO CALABRO!!!!

Il tartufo di Pizzo è un prodotto tipico della pasticceria calabrese. Si tratta di un gelato alla nocciola che viene modellato, rigorosamente nel palmo della mano, a forma di semisfera con un cuore di cioccolato fondente fuso e ricoperto da un spolverata di cacao amaro in polvere e zucchero. È stato inventato negli anni ’50 dello scorso secolo quasi certamente ispirandosi all’omonimo cioccolatino della tradizione torinese commercializzato dalla Talmone, prodotto con gli stessi ingredienti e all’epoca popolarissimo. A questo dolce tipico sono ispirati vari tartufi industriali che non hanno niente a che fare con quello artigianale. La produzione è tradizionalmente artigianale.

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO:

SABATO 16 Luglio 2016

Ore 06:30 Partenza da Brancaleone (Piazza Stazione)

Ore 09:30 arrivo a Le Castella e visita al Castello Aragonese.

Ore 11:00 partenza per Capo Colonna.

Ore 11:30/12:30 Visita alla famosissima colonna di Era Lacinia e santuario della Vergine di Capo Colonna.

Ore 12:30 Partenza per Santa Severina

Ore 13:30 arrivo a Santa Severina e pranzo (Ristorante)

Ore 14:30/17:00 Visita al Castello di Santa Severina e centro storico

Ore 17:00 Partenza per Villaggio Baffa (Cotronei)

Ore 17:40 Arrivo a “Villaggio Baffa” sistemazione alloggi e camere.

Ore 18:00/20:30 Libertà di visitare i dintorni del villaggio.

Ore 20:30 Cena in hotel con animazione.

DOMENICA 17 Luglio 2016

Ore 08:00/09:00 Colazione (in hotel)

Ore 09:00 Partenza per Villaggio Palumbo

Ore 09:30/12:00  Villaggio Palumbo (in libertà)

(Facoltativo: Pista da Bob, Maneggio, Go-Cart, Darsena, Spiaggia Lago Ampollino)

Ore 12:30 Pranzo in hotel

Ore 15:00 partenza per Pizzo Calabro.

Ore 17:30 Arrivo a Piedigrotta (visita alla chiesetta  rupestre di Piedigrotta)

Ore 18:00/19:30 visita al Castello di Murat Pizzo Calabro

Ore 19:30 partenza per il rientro

Ore 22:30 circa, arrivo previsto a Brancaleone (Via Autostrada Jonio- Tirreno).

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 120,00€ (NUM. MAX PARTECIPANTI 50)

LA QUOTA COMPRENDE:

Viaggio in Autobus Gran Tour

Pensione Completa + animazione (Villaggio Baffa)

Pranzo (a Santa Severina)

Ingressi: Castelli, Chiese, Musei, Navetta a Santa Severina.

Guida turistica professionista

LA QUOTA NON COMPRENDE:

Spese personali: Telefono, souvenir e tutto ciò che non è contemplato alla voce “LA QUOTA COMPRENDE” e tutte le attività facoltative: (Pista da Bob, Maneggio, Go-Cart, Darsena, Spiaggia Lago Ampollino).

IN OMAGGIO AI PARTECIPANTI:

Un gustosissimo Tartufo di Pizzo Calabro

COSA PORTARE?

  • Bottiglietta d’acqua per il viaggio,spuntino-merenda, barrette energetiche, medicinali personali.
  • Indumenti di ricambio (Estivo/mezza stagione)
  • Scarpe comode, cappellino, occhiali da sole, crema solare, giacca a vento, K-way, impermeabile.

COME PARTECIPARE?

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO E NON OLTRE GIORNO 8 LUGLIO 2016!!!

Anticipo di  60,00€ a mano alla prenotazione presso Max Boutique degli animali di Carmine Verduci – C. so Umberto I° n° 111 Brancaleone (RC)

Tramite C/C Postale N° 001007512153- IBAN:  IT26 K076 0116 3000 0100 7512 153

INTESTATO A: Pro-Loco di Brancaleone. CAUSALE: Acconto per  “Gran Tour  Mari, laghi e monti”

Inviando la fotocopia del versamento e i propri dati anagrafici (nome cognome e data e luogo di nascita e numero di Telefono) all’indirizzo e-mail:  proloco.brancaleone2011@hotmail.it oppure skyn669@hotmail.it

 N.B.

– L’anticipo versato (per ragioni organizzative) in caso di disdetta non verrà restituito!

– Per concordare i punti di ritrovo, sarà necessario contattarci prima di prenotarsi.

– La disposizione delle camere è a discrezione dell’organizzazione eventualmente si potranno effettuare delle variazioni a seconda della tipologia dell’esigenza.

– Non è possibile prenotare stanze singole o stanze matrimoniali indipendenti.

– Chi partecipa accetta il programma e le modalità di svolgimento.

INFO E COMUNICAZIONI NUMERO TELEFONICO 347-0844564 (ORE 20:00/22:00)

 

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