Ritorna la stagione dei week-end della Pro-Loco di Brancaleone, alla scoperta dei luoghi tra i più belli del nostro sud Italia.
Dopo gli straordinari successi dello scorso anno, anche quest’anno siamo lieti di offrire a tutti la possibilità di viaggiare verso quelle località tra le più rinomate d’Italia.
Abbiamo programmato una ricca varietà week-end -low cost, adatti a tutti e soprattutto ai giovani che desiderano varcare i confini territoriali per scoprire e conoscere nuove mete divertendosi.
Questa volta sarà Noto e Siracusa protagoniste di questo primo week-end 2017, infatti 24 e 25 Aprile 2017 ci dirigeremo in terra di Sicilia alla scoperta di due gioielli tra i più caratteristici dell’architettura greca, barocca e medievale di tutto il Sud Italia.
Siracusa in breve:
Città sul mare tra le più belle del Mediterraneo, ricca di storia e di monumenti, Siracusa esprime tutta la varietà e complessità culturale della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri.
In una posizione fortunata (una grande terrazza calcarea che si affaccia sulla sottostante linea costiera) e dotata di un magnifico porto naturale, la città odierna è divisa tra una parte vecchia, Ortigia, e una parte nuova di recente espansione. La città vecchia, che insiste su un isolotto, mostra immediatamente il fascino di un luogo che ha visto succedersi e stratificarsi, in oltre tremila anni, espressioni importanti delle maggiori civiltà del Mediterraneo.
Il Duomo (tempio dorico costruito su insediamenti siculi, basilica bizantina, chiesa normanna, tardo rinascimentale e infine barocca) da solo ne è una sintesi perfetta.
Visitare Ortigia, l’anima di Siracusa, è un’esperienza piacevole e insieme profonda: un lungo viaggio in appena un chilometro quadrato tra templi greci e chiese cristiane, palazzi svevi, aragonesi e barocchi, cortili, vicoli arabi, botteghe, modeste abitazioni e grandi edifici pubblici. Belle piazze. Un quartiere ebraico e la sinagoga trasformata in chiesa cattolica. Strade animate e vicoli solitari. Case abbandonate. La Fonte Aretusa, luogo legato ad un mito. Ristoranti, caffè, librerie e negozi. Una biblioteca che custodisce libri rari e antichi. Una preziosa collezione numismatica. Quasi ovunque una peculiare impronta barocca data dalla ricostruzione settecentesca dopo il terremoto del 1693 e, già dal secolo precedente, dall’opera dei Vermexio, famiglia illustre di architetti siracusani.
E’ impossibile riassumere la ricchezza monumentale, la bellezza, la vivacità e la malinconia di Ortigia. Ogni cosa a Ortigia riporta al mare. E al rapporto col mare – più o meno intensamente vissuto dell’antichità ad oggi – la città vecchia deve il suo fascino e la sua ricca storia ma anche il suo futuro incerto.
Lasciata Ortigia, si raggiunge la città moderna;
L’area urbana di più recente ed ampia espansione ha inglobato parte del patrimonio archeologico della città il Parco della Neaopolis con il Teatro Greco (il più grande giunto fino a noi dall’antichità), l’Anfiteatro Romano, l’Ara di Ierone II, le Latomie del Paradiso e di S. Venera, la Grotta dei Cordari e l’Orecchio di Dionisio, riesce a dare le suggestioni di un luogo dove ancora natura, storia e mito s’incontrano. Siracusa mantiene una intensa religiosità nella devozione alla Madonna e a S. Lucia, la santa patrona i cui festeggiamenti, il 13 dicembre, vedono un’ampia partecipazione popolare. Quanto al culto della Madonna, esso ha visto un’intensificazione a partire da un evento considerato miracoloso: la lacrimazione negli anni ’50 dei un simulacro della Vergine. Da allora Siracusa è uno dei luoghi privilegiati del culto mariano, come attesta il grande santuario di recente edificato e dedicato proprio alla Madonna delle Lacrime.
La permanenza a Siracusa è resa gradevole da una buona ricettività alberghiera e dal fascino di alcuni hotel della città. La gastronomia (tradizionale o modernamente aperta alle tendenze della nuova cucina), di eccellente qualità nei piatti a base di pesce, viene proposta da ottimi ristoranti e trattorie molti dei quali si trovano nel centro storico.
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Noto in breve:
In un territorio in cui sono abbondanti le coltivazioni di olive e mandorli, Noto rappresenta un piccolo gioiello barocco arroccato su un altopiano che domina la valle dell’Asinaro, coperta di agrumi.
Tanto bella e armoniosa da sembrare una finzione, la città nasce da un fatto tragico: il terremoto del 1693.
Prima di allora sorgeva a 10 km di distanza e aveva origini assai antiche. Per la ricostruzione venne scelto un luogo meno impervio e più vasto, che permettesse la realizzazione di un impianto semplice, lineare, con intersezioni ad angolo retto e strade parallele ed ampie, secondo il nuovo gusto barocco. Il numero tre è ricorrente.
Tre sono le strade principali che corrono da est ad ovest perché il sole le illumini.
Tre i ceti sociali che vi si stabilirono: la prima, più in alto, venne destinata alla nobiltà, la centrale al clero, l’ultima al popolo. La città fu costruita utilizzando prevalentemente la pietra calcarea locale che, colorata dal tempo, ha assunto quei toni dorati e rosastri che al tramonto risultano ancor più caldi e avvolgenti.
L’impianto è estremamente scenografico, ottenuto studiando e “truccando” le prospettive in modo singolare, giocando con le linee e le curvature delle facciate, con le decorazioni delle mensole, i riccioli e le volute, i mascheroni, i putti, i balconi dai parapetti in ferro battuto che si piega in fomne aggraziate e panciute.
Tra i molti artisti siciliani che collaborarono per la ricostruzione vanno ricordati Paolo Labisi, Vincenzo Sinatra e Rosario Gagliardi.
L’asse principale è Corso Vittorio Emanuele, scandito da tre piazze, ognuna con una chiesa. All’inizio del corso c’è Porta Reale, monumentale ingresso a foma di arco di trionfo, eretto nel XIX secolo.
Alle spalle si stende un viale alberato fiancheggiato dal bel Giardino Pubblico, uno dei luoghi di ritrovo degli abitanti. Piazza Municipio è la più maestosa delle tre piazze, delimitata a sinistra dalle armoniose linee curve di Palazzo Ducezio e a destra dalla Cattedrale. Quest’ultima, caratterizzata da un’ampia facciata e scandita da due campanili, lascia intravedere in secondo piano i resti della cupola, crollata nel 1996 insieme a gran parte della navata centrale. L’edificio è preceduto da un’amplissima e sinuosa scalinata digradante nella piazza e fiancheggiata da due esedre alberate.
Ai lati della Cattedrale si possono ammirare Palazzo Vescovile (XIX sec.) e Palazzo Landolina di Sant’Alfano che, con le loro linee curve, sembrano controbilanciare l’esuberanza degli altri edifici. Proseguendo lungo corso Vittorio Emanuele, sulla destra si apre via Nicolaci: si sviluppa leggermente in salita ed è chiusa a monte dalla bella facciata concava della Chiesa di Montevergini, stretta tra due campanili. I due lati di questa via sono un susseguirsi di bei palazzi barocchi tra i quali, sulla sinistra, spicca Palazzo Nicolaci di Villadorata, caratteristico per i suoi balconi esuberanti, sorretti da mensole fantasiose a forma di putti, cavalli, sirene, leoni e figure grottesche. L’ultima piazza che incontriamo lungo l’asse principale è Piazza XVI Maggio, dominata dall’elegante facciata convessa della Chiesa di S. Domenico, davanti alla quale si trova la deliziosa Villetta d’Ercole con al centro l’omonima fontana. Di fronte si staglia l’ottocentesco Teatro Vittorio Emanuele III. Tutt’intorno all’impianto regolare settecentesco del centro storico, sono “sorti” i quartieri popolari (Agliastrello, Mannarazze, Macchina Ghiaccio, Carmine) caratterizzati dagli stretti, tortuosi e spesso labirintici vicoli che contraddistinguono i borghi medioevali. Dal 2002 l’Unesco ha dichiarato la città Patrimonio dell’Umanità. Per quanto riguarda la ricchezza del territorio, oltre alle già citate coltivazioni di olive, mandorle e agrumi, Noto è famosa anche per la produzione del suo moscato, detto il “Pali io”. Tale vino può essere naturale, spumante o liquoroso.
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IL PROGRAMMA:
Lunedì 24 Aprile 2017
ore 06:30 Raduno e partenza da Brancaleone Piazza Stazione.
Punti di prelievo dei passeggeri da Locri e su tutta la fascia ionica fino a Villa San Giovanni da concordare con l’organizzazione.
Ore 11:30 circa, arrivo presso presso Hotel Residence Kallikoros (NOTO) sistemazione in camera
Ore 12:30 Pranzo in Hotel
Ore 15:00 Visita nel centro storico di Noto
Ore 20:00 Cena con uno spuntino al minuto per le vie del centro (a carico dei partecipanti).
Ore 21:00 rientro in Hotel (pernottamento)
*Serata libera.
Martedì 25 Aprile 2017
Ore 08:00 Colazione
Ore 09:00/12:30visita guidata nell’Area Archeologica di Neapolis- Anfiteatro greco, Teatro Romano, Orecchio di Dioniso e Santuario della Madonna delle Lacrime.
Ore 13:00 Pranzo al minuto per le vie del centro (a carico dei partecipanti)
(Pausa pomeridiana)
Ore 15:00 Visita guidata all’isola di Ortigia; Duomo, monumenti, aree di interesse storico-archeologico e naturalistiche del luogo.
Ore 19:30 Partenza per il rientro a casa (cena a sacco a cura dei partecipanti)
Ore 23:30 circa, arrivo previsto a Brancaleone con proseguimento nelle altre destinazioni
QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
150€ Per persona
50€ I bambini di età inferiore a 12 anni
20€ Supplemento camera singola (facoltativo)
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE:
Viaggio in Autobus Gran Turismo -Guida esperta a Siracusa-ingressi nei musei e aree archeologiche, pernottamento in Hotel Residence Kallikoros ****S (mezza pensione).
LA QUOTA NON COMPRENDE:
Assicurazione infortuni, cene o pranzi non in programma, souvenir, taxi e tutto ciò che non è elencato alla voce “comprende”.
COME PARTECIPARE:
Per partecipare è importante prenotarsi subito entro e non oltre il 15 Aprile 2017 termine ultimo di chiusura iscrizioni.
Anticipo di 70€ alla prenotazione da versare direttamente agli organizzatori in contanti oppure mediante Bonifico Postale: *(Acconto bambini 20€)
COORDINATE POSTALI:
IBAN: IT26 K076 0116 3000 0100 7512 153
c/c postale N° 001007512153
INTESTATO A: Pro-Loco di Brancaleone
CAUSALE: Acconto per gita a Noto e Siracusa
Inviando la fotocopia del versamento e dati anagrafici (nome cognome) all’indirizzo
e-mail: proloco.brancaleone2011@hotmail.it
PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI:
TEL/ 347-0844564 (Carmine Verduci) oppure 338-1061911 (Antonio Scammacca)
N.B.
* Ogni partecipante esonera l’organizzazione da ogni responsabilità civile o penale assumendosi la responsabilità sulla propria persona.
*Al raggiungimento del numero massimo di 50 Persone le iscrizioni non verranno più accettate
* L’acconto non verrà restituito al partecipante se non si presenterà agli appuntamenti senza giustificato motivo e comunicato all’organizzazione anticipatamente.
Non resta che augurarvi un buon viaggio magari condividendolo con i vostri amici di sempre!