Il Natale entra nel vivo anche nell’Area Grecanica, nella famiglie a Brancaleone si preparano i dolci tradizionali, seguendo le meticolose ricette del passato tramandata di madre in figli.
Sono molte le tradizioni che legano il nostro territorio ai dolci e piatti tipici durante le festività. Tra queste la più originale è la preparazione dei “Pretali”, ma prima di capire cosa sono, occorre fare una precisazione; questi dolcetti assumono diverse denominazioni a seconda dell’area geografica di provenienza. Ad esempio: nel Reggino vengono identificati con il nome di Pitrali o Petrali. Nell’area tra Brancaleone e Ferruzzano con il nome di Pretali, nella zona dell’alta locride con il nome di Sammartini. Nel Catanzarese invece sono conosciuti con il nome Pitta mpigliata o nchjusa (D.O.P.), nel cosentino invece un dolcetto simile viene identificato col nome di Chinulille (anche se non proprio simili).
Non è difficile poi trovare similitudini con altre località calabresi o italiane in genere che assumono forme e denominazioni diverse. Quel che certo è che sono dolci natalizi che hanno la particolarità di essere preparati con gli ingredienti tipici della stagione, considerando che anticamente le donne massaie disponevano di questi pochi ingredienti a seconda la stagione ed hai frutti e conserve a disposizione.
Ma vediamo come vengono preparati questi dolci che noi a Brancaleone conosciamo come Pretali.
INGREDIENTI PER L’IMPASTO BASE:
1 kg di farina 00.
4 uova.
200gr di zucchero.
1 bicchiere e mezzo di olio di girasole. 1/2 bicchiere di latte.
2 bustine di lievito.
1 conf. di diavolini colorati.
PREPARAZIONE DELL’IMPASTO BASE:
Impastare il tutto fino a creare una pasta morbidissima. (In caso usare un po di farina per renderla morbida e liscia)
Lasciare riposare per circa 15 minuti.
Stendere poi l’impasto con un mattarello e dare le forme per la base dei Pretali.
Aiutandosi con un cucchiaio, mettere il ripieno (preparato precedentemente) sulla base e chiudere con un altra sfoglia di impasto posta al di sopra. Spennellare con un rosso d’uovo e un goccino di rum (o latte) e subito dopo decorare con i granellini di zucchero colorato (volendo in alternativa preparare della glassa bianca o al cioccolato)
Infornare nel forno preriscaldato a 180° e lasciare cuocere fino a quando i nostri Pretali diventeranno di un colore dorato.
INGREDIENTI PER IL RIPIENO:
1/2 kg di fichi secchi spezzettate con un coltello.
Mandorle e noci secche spezzettate grossolanamente.
1 tazzina di caffè
Zucchero, miele millefiori, vin cotto, chiodi di garofano e cannella (mezza bustina ciascuno)
Buccia di arancia e mandarino tagliuzzate finemente (circa mezzo frutto)
PREPARAZIONE IMPASTO DEL RIPIENO:
Amalgamare tutti gli ingredienti in una pentola a fuoco lento per un paio di minuti. Una volta reso l’impasto omogeneo, spegnere il gas e versare su un piatto e lasciare raffreddare il tutto. (Si può anche usare questo impasto due tre giorni dopo la sua preparazione)
Usare per il ripieno dei “PretaliSono molte le tradizioni che legano il nostro territorio ai dolci e piatti tipici durante le festività. Tra queste la più originale è la preparazione dei Pretali, ma prima di capire cosa sono occorre fare una precisazione. Questi dolcetti assumono una terminologia a se a seconda dell’area geografica di provenienza.
Ad esempio: nel reggino vengono identificati con il nome di Pitrali o Petrali
Nell’area tra Brancaleone e Ferruzzano con il nome di Pretali, nella zona dell’alta locride con il nome di Sammartini. Nel Catanzarese invece sono conosciuti con il nome Pitta mpigliata o nchjusa (D.O.P.), nel cosentino invece un dolcetto simile viene identificato col nome di Chinulille.
Non è difficile poi trovare similitudini con altre località calabresi o italiane in genere che assumono forme e denominazioni diverse. Quel che certo è che sono dolci natalizi che hanno la particolarità di essere preparati con gli ingredienti tipici della stagione, considerando che anticamente le donne massaie disponevano di questi pochi ingredienti a seconda la stagione ed hai frutti e conserve a disposizione.
Ma vediamo come vengono preparati questi dolci che noi a Brancaleone conosciamo come Pretali.
Insomma non resta che augurarvi buon appetito!